

LICEO SCIENTIFICO - FRANCESCO SEVERI (SA)
STUDENTE REPORTER
Chi fa la guerra ha già perso
di milla04 (Medie Superiori) scritto il 01.03.22
Per chi di guerra ha solo letto sui libri non è facile capire cosa sta succedendo in questi giorni. A scuola ci limitiamo ad imparare la storia ricordando nomi, date e non ci soffermiamo sull’aspetto più importante: come si vive in tempo di guerra? Soffermiamoci su questa domanda e cerchiamo una risposta nel presente. Immaginiamo di svegliarci e di trovare, invece dei soliti post sui social, la notizia “Putin invade l’Ucraina: è guerra”. L'evento mette in ombra la pandemia, protagonista dei Tg da oltre due anni, da quella edizione straordinaria del 9 marzo 2020 fino al 24 febbraio 2022. La tecnologia ci fa sapere in tempo reale cosa accade tra le forze armate ma pure come stanno vivendo i civili, ce li fa vedere, ci fa conoscere le loro storie. Le immagini sono forti. E così la guerra non appare più una realtà lontana. Vediamo che nel buio continua a brillare a intermittenza la luce della vita in storie commoventi come quella di una donna di 23 anni che ha dato alla luce la piccola Mia in un rifugio antiaereo di Kiev o quella di un medico che ha fatto partorire una mamma in un seminterrato - la sala parto dell’ospedale era distrutta. Non solo: giovedì 24 febbraio 12 neonati dell’unità di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico di Dnipro sono trasferiti in un rifugio antiaereo: il video dei neonati avvolti da coperte, attaccati a respiratori, assistiti da infermiere ci presenta le vere vittime della tracotanza dei potenti. Toccante la storia di Yaryna e Sviatosla, spinti dai primi bombardamenti ad anticipare la data del loro matrimonio con una cerimonia scandita dal suono di sirene e raid aerei, per avere la certezza di restare uniti in un futuro tanto incerto. Struggente la notizia delle donne ucraine che dall'Italia tornano in patria per stare più vicine ai figli chiamati alle armi. Commovente il video di un uomo che saluta moglie e figlia che vanno via per mettersi in salvo, mentre lui rimane a combattere, senza sapere se le rivedrà ancora. Un abbraccio tra due donne rimane impresso nella mente: una madre affida le figlie ad una sconosciuta, chiedendole di metterle in salvo, perché lei ha deciso di restare col marito che è tra gli “arruolabili”. Storie incredibili ma reali di gente che soffre, nelle cui vite neppure l'oggi è certo. Storie che dovrebbero far capire l’assurdità di ciò che accade, l’enorme errore che è la guerra, perché qualcosa che genera dolore non è mai una scelta corretta: tralasciando cause e ragioni, è la dimostrazione dell’incapacità umana di convivere in pace. In un’epoca di progresso pluridirezionale la venuta alla armi è la prova che l’uomo sul piano umano è ancora molto indietro.